Domanda
(Gianluca, 17 marzo) Alcune banche stanno proponendo mutui a tasso variabile a rata costante. Visto che la rata proposta dai mutui a tasso fisso è per me troppo alta e non sostenibile sto pensando a una soluzione di questo tipo. Cosa ne pensate?
Risposta
I mutui a rata costante combinano i vantaggi (e gli svantaggi) del tasso variabile con la sicurezza di una rata prefissata per tutto il piano di ammortamento. Dato che l'esborso mensile è fisso, a variare sarà la durata del mutuo, che potrebbe allungarsi nel caso di un andamento negativo dei tassi Euribor oppure, viceversa, accorciarsi nell'ipotesi di uno sviluppo favorevole dei mercati. Tenendo presente che al momento i tassi Euribor sono ai minimi storici e lontani dalle medie di lungo periodo, questi prodotti permettono di fissare un livello di rata abbastanza contenuto, come ha sicuramente notato il lettore. Di contro, il mutuatario che li sceglie in questo periodo deve mettere in conto un quasi certo allungamento del piano di ammortamento. In genere, al termine originario del mutuo la banca propone al cliente l'estinzione con il pagamento dell'eventuale residuo in un'unica maxirata (soluzione da non scartare a priori, visto che l'ammontare potrebbe essere poco rilevante anche per effetto dell'inflazione e dell'accresciuto potere d'acquisto del mutuatario) o il proseguimento del rapporto secondo le condizioni iniziali. Chi sceglie un mutuo a rata costante deve in ogni caso fare molta attenzione al momento della stipula all'esistenza di eventuali clausole che prevedano l'aumento della rata al verificarsi di circostanze particolari: se rata costante deve essere, che lo sia fino in fondo e senza sorprese.
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